sabato 12 maggio 2007

Un aiuto per lo studio: the rime of ancient mariner

ora di seguito metterò la trama della poesia, in modo tale che tutti possiate capirla in italiano....
Il poemetto narra la storia di un marinaio, senza nome e senza età, che nei pressi di una festa di matrimonio costringe uno degli ospiti, prima afferrandolo poi quasi ammaliandolo, ad ascoltare la sua storia. Il marinaio aveva già oltrepassato l'equatore, ma non pago, si dirigeva ancora più a sud. Intrappolata nei ghiacci in seguito a una tempesta, la nave vede in un albatros, che sembrava indicarle il passaggio, la via per la propria salvezza. La nave inizia a scivolare via dalla morsa glaciale, ma il marinaio, incomprensibilmente, lo uccide. Le conseguenze del terribile gesto non tardano a farsi sentire. La nave si ferma in preda alla 'bonaccia' e i marinai vengono torturati dalla sete, mentre il marinaio bestemmia contro le viscide creature serpentiformi' che strisciano negli abissi.

Mentre il Marinaio cominicia a sentire il peso della sua colpa appare una nave fantasma, con a bordo due soli passeggeri, la Morte e la Vita-Nella-Morte (Death e Life-in-Death). I due si giocano a dadi la vita dell'equipaggio, il destino decide che tutti gli altri marinai moriranno, ma il Vecchio Marinaio si salverà, vivendo un'esistenza ai limiti, peggiore della morte stessa.
Il Marinaio rimane sette giorni a fissare la maledizione negli occhi dei suoi compagni morti, poi il disgusto per la propria condizione è troppo forte. Avverte il bisogno di pregare, il pentimento si fa largo, ma non ha un filo di voce che esca; finalmente lo coglie la luna, e nella sua luce misteriosa benedice i serpenti marini che prima aveva maledetto.

È l'inizio della prodigiosa conversione: spiriti angelici iniziano a spingere la barca che, mossa in quel modo, giunge in prossimità delle coste dell'Inghilterra, dove la nave finalmente affonda.
Prima del naufragio la barca è affiancata da un'altra nave, che trae in salvo il marinaio, unico supestite. Qui riesce a confessarsi , ma la punizione della Vita-Nella-Morte non è ancora esaurita: egli sarà infatti costretto dal senso di colpa ad andare incontro a chiunque a raccontare la sua storia per evocare il rispetto della natura e dei suoi limiti. L'ospite si alza, un po' più triste, ma più saggio: ancora una volta il Marinaio ha compiuto il suo dovere.

Buon compito di inglese a tutti!!!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

coleridge prendeva tanto oppio.(è vero).

Bilu ha detto...

verissimo!!
nel 1800 era un drogato incredibile!!

Anonimo ha detto...

zauli sei un piccolo genio...a volte a staseraaaaaaaaa!!!!

Anonimo ha detto...

macchè genio,ha trovato il riassunto su internet, ci scommetto!!!cmq bravo per l'idea e grazie lo stesso,anche se l'ho letto dopo il compito!!



ps, tasso(e pozzi, non dimentichiamolo!!)tra dante, coleridge e molti altri scrittori cannati voi avete intrapreso la retta via(che sapete anche voi che tanto retta non è)per divenire sommi letterati!!