sabato 19 maggio 2007

Tasso: A metà tra tensione e odio

Voglio spendere due parole per farvi capire quanto il lavoro di professore sia facile.
Consideriamo un dirigente di una qualsiasi azienda. Egli durante il suo orario lavorativo deve rapportarsi con tre tipologie di persone:
1)il superiore
2)il dipendente
3)il cliente
Se il nostro amico dirigente commette un errore con il superiore riceverà sicuramente delle penalizzazioni che gli impediranno di avere delle promozioni. Meno promozioni implicano meno soldi
Se commette degli errori con i suoi dipendenti, quest’ultimi incominceranno a perdere la fiducia nel loro superiore. Una scarsa fiducia implica un minore rendimento.
Se commette degli errori con i clienti questo implica sicuramente meno soldi.
Quindi abbiamo capito che un dirigente (come qualsiasi altro lavoratore) una volta che commette degli errori, cioè non compie il suo lavoro adeguatamente, deve anche assumersene le responsabilità.
Vediamo ora di capire perché i professori mi stanno così antipatici
Premetto che il loro orario lavorativo è MOLTO limitato e che guadagnano più di un operaio che suda in fabbrica oltre le 48 ore. (molte volte mi tocca perfino sentire delle lamentele del tipo: “ oggi non ne posso più, è tutta la giornata che spiego!!!”).
Il professore deve rapportarsi principalmente con quattro tipologie di persone:
1)lo studente
2)il preside
3)lo stato
4)i genitori
Purtroppo non sono in grado di analizzare il secondo punto in quanto non so quali siano i mezzi del preside per far valere la propria autorità sui prof.
Per quanto riguarda il rapporto studente-professore le cose da dire sono molte.
Per prima cosa gli studenti non sono in grado di far valere le proprie opinioni perché sono troppo giovani e trovandosi di fronte a insegnanti anziani c’è un sentimento naturale di “reverenza” nei loro confronti. Però tutto ciò ha un limite. Una volta che un prof incomincia a esprimere manifeste antipatie nei confronti di uno studente, quest’ultimo inizierà a cercare di far valere ciò che è giusto. A questo punto entra in funzione quel perfetto e perverso meccanismo che nei licei di Imola funziona benissimo. Quante volte vi sarete sentiti dire: “devi stare zitto perché il prof ha il coltello dalla parte del manico!!!!”. Non so se ve ne siete resi conto ma questa frase è assolutamente irrazionale, degna soltanto del MEDIOEVO. Gli insegnanti, che sono a conoscenza di questa cosa, sono quindi LEGITTIMATI a compiere qualsiasi nefandezza nei confronti degli studenti che sono costretti a sopportare. E che non vi venga in mente l’idea che loro abbiano qualche rimorso per le loro azioni!!!!! Una volta che arriva lo stipendio nelle loro banche magicamente tutti i problemi scompaiono. L ’unica cosa che può frenare un prof. dal compiere ingiustizie è la sua virtù. Invece a certe persone tocca tornare a casa con il mal di testa.
Ma questa non è l’unica ingiustizia che c’è a scuola. Molti prof. Dall’alto della loro esperienza credono di essere sempre nel giusto ma c’è una cosa che devono infilarsi in testa: l’esperienza non fa il buon professore, ti mette solo in grado di risolvere certe situazione più facilmente; se sei uno stronzo, non sarà di certo l’esperienza a farti diventare bravo. Quindi il lavoro di professore, a differenza di tutti gli altri, ti permette di scaricare le responsabilità dei propri errori sugli studenti, che sono costretti a subire in silenzio.
Anche il rapporto professore-stato è molto strano. Non so se qualcuno se lo ricorda me circa l’anno scorso il ministero delle istruzioni ha ridotto il guadagno di un prof. che si trova in gita di istruzione. Ho fatto i calcoli e sono arrivato a concludere che un prof che sta in gita 4 giorni guadagna 50€ in meno rispetto alla precedente situazione. Ebbene alcuni docenti hanno avuto il coraggio di minacciarci dicendoci che per protesta non avrebbero accompagnato nessuna classe in gita……………che squallore. Questo è solo un episodio che tenevo a raccontare.
Sappiamo benissimo che i prof. non sono tutti uguali, c’è chi è più bravo a insegnare e chi meno. Ovviamente la colpa non è di nessuno in quanto non siamo noi a decidere la nostra intelligenza. PERO’ SAPETE TUTTI CHE ALCUNI PROF. VENGONO A SCUOLA SOLO PER SCALDARE LA CATTEDRA (cosa di cui non dovrei lamentarmi. ndr). Quindi esistono dei docenti che guadagno regolarmente lo stipendio senza far nulla. VI SEMBRA UNA COSA GIUSTA’? Vi ricordo che i prof sono pagati dallo stato che prende i soldi dalle tanto odiate tasse.
La verità cari ragazzi è che il prof. è la figura lavorativa più protetta dallo stato perchè senza di essi non ci sarebbe istruzione e senza istruzione uno stato non può funzionare.
Gli unici problemi che i prof. possono avere derivano dai genitori i quali riescono a far valere le proprie opinioni, tuttavia loro non fanno parte del sistema della scuola ed è molto difficile che riescano a trovare argomentazioni tanto forti da poter mettere in pericolo il lavoro di un prof.

Detto questo a me non irrita la figura del prof in generale, che è un elemento essenziale dello stato.
Sono irritato quando un prof. abusa del suo potere…..credendo di avere ragione.

Spero che nessuno si offenda nel leggere tutto questo. Ho scritto solo ciò che pensavo e non pretendo che siate d’accordo con me.

31 commenti:

Anonimo ha detto...

Scusami Zauli ma non ho capito il motivo per cui hai scritto questa cosa... Voglio dire:tutti lo sappiamo che ci sono insegnanti che non sanno insegnare,che abusano del loro potere e fanno gli stronzi con noi ecc... Da fastidio ma sul serio noi non possiamo fare niente:pensa a tutte le volte che abbiamo provato a "ribellarci" quando veniva commessa un'ingiustizia...abbiamo forse risolto qualcosa? bisogna solo stare zitti perchè se no i prof sono capacissimi di diventare ancora più stronzi...

Anonimo ha detto...

Cosa vuoi che ti dica?...diventa professore e sappimi dire...

Anonimo ha detto...

In parte sono d'accordo, ma non condivido pienamente...credo cmq che la figura del dipendente statale sia qualcosa di estremamente obsoleto, quasi anacronistico in una società dove la produttività e la competitività sono d'obbligo...il dipendente statale semplicemente può permettersi il lusso di non fare niente, perchè in ogni caso non rischia il licenziamento...ovviamente ci sono migliaia di dipendenti statali che, mossi da obblighi morali o semplicemente da buona volontà, compiono regolarmente ed efficacemente gli incarichi, svolgendo il loro ruolo di ingranaggio nella grande macchina dello stato. Il problema serio è un altro: alcuni di loro non fanno quel che devono; a questo punto in un'azienda privata questi lavoratori verrebbero licenziati o almeno rimossi dal loro incarico. Ma nello stato no; sono ingranaggi che non girano, non funzionano e questo (per riprendere la metafora) è doppiamente dannoso per il funzionamento della macchina statale: infatti non solo non fanno il loro mestiere, ma appesantiscono quello di altri ingranaggi (perchè il lavoro qualcuno lo deve pur fare...) che scoraggiati e delusi (non a torto, visto il doppio carico di lavoro...) iniziano a dare segni di insofferenza e malfunzionamento.
Ecco perchè le istituzioni operano male e lentamente.

Torno sullo specifico: i professori. Credo che un prof che si vede costretto a dare molte insufficienze, debba seriamente riconsiderare il proprio metodo di insegnamento, perchè il fallimento dello studente è (quasi) sempre un fallimento dell'insegnante: è vero che l'impegno da parte nostra è poco, ma questo fatto giustifica un numero (fisiologico) relativamente contenuto di insufficienze.
Qui però il discorso si complica: è vero che i prof non sono spinti da un sistema competitivo e quindi possono permettersi di non adempiere al loro dovere (cosa che in verità succede molto raramente...spesso noi studenti esageriamo), ma anche noi non abbiamo motivazioni sufficientemente forti (se non la minaccia della bocciatura...facilmente evitabile con un minimo di impegno...) da spingerci a raggiungere l'eccellenza in ogni materia in cui ci applichiamo.
Quindi di chi è la colpa?
Semplicemente di nessuno: questo è il sistema...rilassante (nei limiti del possibile, è pur sempre lavoro) ma non competitivo...

Anonimo ha detto...

Voglio dire una cosa a tutti quelli che parlano come la bolo e che, l'altro giorno, mentre discutevo con M. mi intimavano di tacere("per il bene di tutti" tz tz): CAPRE

Anonimo ha detto...

bolognesi sei proprio una sfigata:leggi bene quel cazzo di titolo. L'HO SCRITTO IO

Anonimo ha detto...

anto sono d'accordo con quello che hai detto che in un certo senso rispecchia quello che ho detto. lo sai quale sarebbe l'unica soluzione???????











ANARCHIA

Anonimo ha detto...

cmq il tuo anto è un ragionamento da perdente. nessuno ha mai detto che il sistema non si può cambiare.

Anonimo ha detto...

"cmq il tuo anto è un ragionamento da perdente. nessuno ha mai detto che il sistema non si può cambiare."

Neanchio...





Semplicemente non mi interessa cambiarlo...la carriera politica non mi attira minimamente...

Anonimo ha detto...

beato te che riesci a vivere bene in un sistema sbagliato

Anonimo ha detto...

Anto FIGHT!

Anonimo ha detto...

era comunque giusto fargli sapere come la pensavamo cara bolognesi.

Anonimo ha detto...

Secondo me lo sapeva già e in ogni caso lo sapevate anche prima che se ne sarebbe fregato...Non voglio giustificare lui o dare contro a voi,ma dovete capire che parlare o no alla fine non cambia niente.

Anonimo ha detto...

è proprio questo il problema cara bolognesi.voglio solo farti capire che non è giusto stare zitti di fronte a questo.

Anonimo ha detto...

Io vado bene con questo sistema...non mi sembra mi manchi qualcosa=> Perché cambiare?

Anonimo ha detto...

tu bilù dell'anarchia non hai proprio capito niente: anarchia non significa assenza di regole ma assenza di un potere statale che ti obblighi a ragionare e a comportarti in un determinato modo. tu caro mio confondi l'anarchia con con lo stato di natura. La domanda giusta da porsi è questa:può esistere una società senza lo stato?forse è solo un'utopia ma è seguendo l'impossibile che l'uomo ha realizzato il possibile.

Bilu ha detto...

Anto, guarda come la penso te l'ho già detto a voce e poi sono cose che devono rimanere tra studenti e non voglio che vengano scritte sul blog dove tutti possono leggerle.... per questo ti dicevo di stare zitto!!!
Se vuoi ne possiamo parlare, ma non voglio che arrivi un prof e legga di questo....
Parliamone se vuoi, ma non qui!!!
E tasso, l'uomo non sempre riesce a raggiungere l'impossibile..... mi pare anche a me un utopia troppo difficile da reaggiungere!!!! Forse sarebbe (uso il condizionale) migliore, ma di certo non è raggiungibile

Anonimo ha detto...

un uomo del medioevo considerebbe la tecnologia moderna come un'utopia.....è una questione di punti di vista.

Anonimo ha detto...

Zauli si scrive un'utopia,non un utopia...

Anonimo ha detto...

già...é femminile. Comunque bilu pensandoci con l'anarchia le macchine non ci sarebbero. Chi e con che cosa le paga se non ci sono leggi che danno valore alla moneta e che vietano di rubare? Chi le produce sapendo che non le vende? Chi mantiene le strade senza essere pagato? Si tornerebbe al baratto e alla preistoria. L'anarchia non é attuabile nella societa moderna. Un'utopia.

Anonimo ha detto...

anche te zac confondi l'anarchia con stato di natura. Bakunin prende in considerazione il XIX sec.quando appunto andavano formandosi gli stati nazionali concepiti con una mentalità moderna. l'impero romano, per farti un esempio, non viene considerato come stato da Bakunin......ma come impero. quindi nell'anarchia le regole ci sono, le persone vanno a lavorare perchè hanno bisogno di soldi e tutti i normali servizi vengono dati. Il discorso fondamentale di questo concetto, è che non c'è un potere statale che ti deve dire necessariamente in che modo vivere. l'anarchia si basa sull'autodeterminismo della persona. "non bisogna andare dal pensiero alla vita, ma dalla vita al pensiero"

Anonimo ha detto...

Nella condizione che tu dici, cioè di uno stato anarchico, diventerebbe valida l'osservazione di bilu. Comunque vorrei sapere da dove nasce questo tuo desiderio di anarchia, quali libertà ti vengono tolte dallo stato italiano.

Anonimo ha detto...

lo stato italiano fa schifo al cazzo

Anonimo ha detto...

quotiamo tutti bara

Bilu ha detto...

Anto ero io l'anonimo, pensavo di aver già fatto il login e invece non avevo ancora fatto.....
Quello che sto cercando di dirti è che il blog non mi pare assolutamente il luogo dove parlarne, altrimenti rischi che oscuri i tuoi commenti.....

Anonimo ha detto...

per una volta sono d'accordo con bilù
(...) anto non fare il moralista o il vendicatore perchè non sei certo la persona adatta , e poi è vero che tu ,(come molti altri), hai la coscienza sporca quindi quoto bilù e bara piantala di fare polemica e abbassa la cresta che non mi sembra il caso

Anonimo ha detto...

io tengo per Chioma!!

Anonimo ha detto...

anto tu come quasi tutti non sei assolutamente nella posizione per parlare.....quindi io inizierei a smetterla di fare

''IL MORALIZZATORE''!!!!!!

Anonimo ha detto...

cooooooooooooomunque...anto io ti ci vedrei molto a fare il politico!!forse anche tasso ma a lui mancano calma e diplomazia!!!;-)...scherzo tasso..mah,mica tanto!

Anonimo ha detto...

infatti da grande voglio fare il sovversivo.

Anonimo ha detto...

Non é un lavoro...

Anonimo ha detto...

chi se ne frega.